Domande Frequenti

Il trattamento dura circa 20/30 minuti, dopo il primo trattamento se ne necessita uno successivo circa 2/3 mesi dopo, allo scopo di controllare per quanto tempo il corpo mantiene la postura corretta e come reagisce alla fase di assestamento.

Non dormire proni (a pancia in giù), non accavallare né incrociare le gambe, sedersi sempre in fondo alla sedia appoggiandosi allo schienale, si consiglia di dormire con un cuscino che mantenga la curva fisiologica cervicale, quando si spostano pesi evitare la torsione del busto ma spostarsi con le gambe, quando si afferrano pesi da terra, piegare sempre le gambe.

Durante il primo trattamento il cliente spiegherà i suoi problemi e la propria storia clinica, indicando le principali problematiche. Successivamente verranno effettuati dei test di mobilità articolare per verificare le principali criticità posturali ed infine inizierà il trattamento vero e proprio, con il cliente che si stenderà, vestito e con le scarpe, prono sul lettino.

No, per evitare di interferire col naturale assestamento post trattamento.

Si consiglia di riprendere l’attività sportiva dopo 2/3 giorni dal trattamento.

Entrambe, perché il trattamento, lavorando sulla causa del problema, ripristina la funzionalità muscolo scheletrica.

• Dolori e blocchi articolari
• Coxartrosi, gonartrosi
• Sciatalgie, crualgie, lombalgie, dorsalgie pubalgie, ernie discali
• Scoliosi, lordosi, cifosi, ginocchia vare o valghe, cedimento plantere
• Cervicalgia, mal di testa, emicrania, vertigini, cefalee, malocclusione dentale, deficit respiratori, spasmi addominali, cattiva circolazione, fitte agli occhi, acufene.

Fondamentale capire che, il Metodo Bognetti considera le eventuali patìe, anche molto “distanti” fra loro, tutte causate dal disallineamento del cingolo pelvico (bacino), definita la vera causa che scatena le eventuali patìe.

È questo il motivo del perché molti clienti, anche se venuti per un disturbo in particolare, si stupiscono quando dopo il trattamento scompaiono altri disturbi in varie parti del corpo.

Tutti i disturbi che emergono, dall’alluce valgo alla periartrite, dalle ginocchia vare o valghe alla sciatalgia, dalla scoliosi alla pubalgia ecc. sono “disturbi” che si creano quando il bacino si trova disallineato!

Quindi noi non risolviamo gli effetti, bensì la causa che gli ha scatenati, ossia il disallineamento del cingolo pelvico!

Si, il trattamento è dolce e non invasivo e non ha nessun tipo di effetto collaterale.

No, il Metodo Bognetti è una metodologia completamente nuova e non può quindi essere sottoposta a nessuna categoria.

Il trattamento non è equiparabile ad altre metodologie come osteopatia, fisioterapia ecc.

È semplice, basta chiamare il numero 0381 21520 o 3392789833 o prenotare dal sito cliccando qui

Può essere applicato a qualsiasi soggetto, dall’infanzia (dai 4 anni in su) all’età avanzata e a donne in gravidanza (fino al 8° mese).

Il metodo si rivela efficace già al primo trattamento. Il successivo, di norma, avviene circa 2/3 mesi dopo.

Fare più di un trattamento prima dei 2/3 mesi è uno spreco di risorse, oltre ad essere inutile.

L’unico effetto al trattamento è la fase di assestamento, ma di durata limitata.

No, è del tutto soggettivo il manifestarsi o meno di disturbi legati alla fase d’assestamento, anche se abbiamo constatato, in base alla nostra ampia casistica, che se un soggetto pratica sport o un lavoro inteso (a livello fisico), subisce meno o addirittura mai questi disturbi; invece chi è sedentario e/o pratica un lavoro poco intenso (es. impiegato), è più probabile che soffra di disturbi durante la fase di assestamento; mentre l’intensità degli stessi è del tutto soggettiva.

La fase di assestamento è la conseguenza del conflitto che subentra tra l’apparato scheletrico, che finalmente allineato cerca di mantenere la sua giusta fisiologia e l’apparato muscolare-tendineo-nervoso, che tende a riportare lo scheletro verso la vecchia postura scorretta.

La fase di assestamento è soggettiva nei tempi e nei modi, in genere può durare fino a qualche settimana e si potrebbero manifestare alcuni “disturbi” come lo scricchiolare delle varie parti dello scheletro, prevalentemente alle ginocchia, piedi e gomiti, dolori muscolari ed articolari.

Quando questi disturbi si manifestano non devono preoccupare, perché l’assestamento, anche se a volte fastidioso, è sempre positivo. Nel frattempo, se si ha dolore ci si può aiutare con antinfiammatori ma è importante non intervenire con altri trattamenti di nessun genere al fine di non vanificarne i risultati.